giornata scarsa di dati macroeconomici dal Vecchio Continente: le Borse si sono tinte di verde, seguendo Asia e Wall Street nell’ottimismo su un accordo in arrivo per l’aumento del debito USA.
Negli USA sono stati pubblicati i dati sulle richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione, questi risultano essere inferiori alle aspettative, 242 mila vs 254 mila attesi. Nonostante questa notizia positiva, il mercato sembra essere sempre più dubbioso sulla fine del rialzo dei tassi della FED, con la probabilità che l’istituto centrale aumenti nuovamente i tassi dello 0,25%. Tuttavia, molti economisti ritengono che la probabilità che gli Stati Uniti entrino in recessione costringerà Powell & Co. a invertire rapidamente la rotta. Notando che si sta allargando il divario tra le aspettative del mercato per un taglio dei tassi e i commenti dei funzionari della FED, la banca d’affari JP Morgan ha scritto che “il mercato ha ragione ad aspettarsi tagli” e che “l’inflazione è troppo alta e ci vorrà una recessione per farla scendere”. Per quanto riguarda invece l’imminente rischio del tetto del debito, invece, teme un’altra ondata di tensioni sui mercati prima che la questione venga risolta, non escludendo una volatilità simile a quella del 2011.
Il Governatore della BoE Bailey ha affermato, durante una interrogazione della Treasury Select Committee, che difficilmente il bilancio della banca centrale tornerà ad un livello precrisi. L’interrogazione aveva come focus la vendita di obbligazioni dell’Istituto nell’ambito dell’allentamento quantitativo. Bailey ha poi dichiarato che è importante fornire un margine di manovra nel bilancio. L’interrogazione della Treasury Select Committee (TSC) ha poi interessato il vicegovernatore della Bank of England, il quale ha affermato secondo alcune analisi un ammontare pari a 100 miliardi di sterline di bond avrebbe potuto disturbare il mercato e che quindi si è preferito procedere con manovre da 80 miliardi.
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l’indice PMI dei servizi italiano nel mese di maggio ha segnato un dato inferiore alle attese, pari a 54 vs 56.5 previsto e 57.6 del mese precedente. Anche in Germania e in Europa lo stesso dato ha deluso le attese, rispettivamente con un dato di 57.2 vs 57.8 atteso e 55.1 vs 55.9 atteso.
secondo quanto risulta da un documento visionato da Reuters, la Commissione Europea proporrà una maggiore trasparenza nel trading dei credit default swap di otto banche di primaria importanza per rispecchiare le regole in vigore nei mercati statunitensi.
l’indice dei prezzi di produzione italiano di aprile, su base annuale, ha segnato un dato di -1.5% vs -4% atteso, meglio anche del -3.7% registrato il mese prima. A livello europeo, l’indice di fiducia dei consumatori si è attestato in linea con le previsioni pari a -17.4.
secondo le ultime news, i ministri degli Esteri di Svezia e Turchia si incontreranno "a breve" per discutere la richiesta di adesione di Stoccolma alla Nato
i listini europei hanno chiuso con il più pesante calo giornaliero degli ultimi due mesi, causa timori sui negoziati per il tetto al debito federale statunitense.
secondo le ultime analisi condotte sul mercato, c’è chi pensa che il tasso di deposito della BCE possa arrivare a toccare il 4% entro settembre di quest’anno.
Francia, Italia e Repubblica Ceca sono tra gli otto Paesi che stanno spingendo per ridurre i nuovi limiti di emissione per le auto proposti dall'UE, considerandoli troppo ambiziosi e difficilmente rispettabili per le case automobilistiche.
pubblicato il rapporto mensile della BCE in cui ci si è focalizzati, tra le altre cose, sull’inasprimento delle condizioni di credito. Questo ha infatti provocato un crollo della richiesta di mutui e prestiti che non si vedeva da venti anni.