Ma qualcuno ha concesso un giorno di ferie all’EURUSD ieri? O forse gli investitori sono stati troppo presi dalla sterlina e lo hanno dimenticato? Torniamo seri (solo per un attimo, promesso), in realtà non sono usciti dati economici riguardanti il biglietto verde, nè risvolti sullo scontro più importante degli ultimi 5 anni… no, non ci riferiamo all’incontro di boxe tra Mayweather e Pacquiao, ma a quello tra Trump e Xi Jinping, che continuano a stuzzicarsi e non hanno ancora terminato il loro “primo round”, o “fase uno” per come viene chiamato dalla stampa. Sabato Trump aveva attaccato smentendo il ritiro delle tariffe imposte, ieri Xi Jinping ha risposto con un bel “niente riduzione, niente fase 1”, lo scambio via Twitter è andato avanti e sarebbe quasi buffo se non ci fossero in gioco due Paesi che spostano i destini economici del mondo. Noi rimaniamo positivi, prima o poi qualcuno spiegherà ad entrambi che un accordo è necessario sia dal punto di vista politico che economico. E pensare che nella giornata di oggi di 16 anni fa, a Shangai, c’è stato il record di velocità del treno che collega la città all’aeroporto (501 km/h), magari procedessero così velocemente anche le negoziazioni tra i due Paesi.

Come accennato in apertura, tutti invece erano sintonizzati sulla nuova puntata della nostra telenovela preferita. Ieri sono usciti dati economici rilevanti riguardo “l’isola dei fumosi”, un tempo chiamata Gran Bretagna, ed è arrivata la conferma che la crescita è la più lenta degli ultimi 10 anni. Chi ricorda qualcosa del corso di macroeconomia si aspettava un bel rafforzamento dell’euro… e invece no, anzi ha raggiunto i minimi da maggio! La cosa non deve sorprenderci, ormai sappiamo tutti che le dichiarazioni contano più dei dati economici e a guidare il movimento è stato Nigel Farage, leader del partito populista, che ha dichiarato che non concorrerà alla conquista dei seggi al momento occupati dai conservatori, preferendo concentrarsi sulle opposizioni, laburista e altri anti-brexiteers. Secondo quanto da lui dichiarato, la decisione è stata presa per eliminare il possibile rischio di un secondo referendum sulla Brexit, possibile qualora il partito conservatore di Boris Johnson non dovesse ottenere una maggioranza alle prossime elezioni. Non è che invece la poltrona di Boris scotta troppo e alla fine nessuno ci si vuole sedere?

CALENDARIO ECONOMICO
10:30 – Indice di disoccupazione inglese
11:00 – Indice ZEW tedesco

EURUSD: 1.1025
EURGBP: 0.8590

Subscribe

* indicates required

Subscribe

Sign up to get our insights directly to your inbox

Sign up