“Eppur si muove” disse Galileo al Tribunale dell’Inquisizione… e siamo qui a ripeterlo noi oggi a distanza di qualche secolo in riferimento all’EURUSD. Si perchè ieri il movimento è stato davvero minimo, nonostante siano stati pubblicati il rapporto sulla fiducia dei consumatori USA e l’indice Redbook mensile americano (positivo se si considera il dato su base annua ma al di sotto delle aspettative per il quarto mese consecutivo).
Per quanto riguarda la guerra commerciale, continua l’alternanaza fra i giorni in cui l’armistizio sembra vicino e quelli con dichiarazioni bellicose. Ieri ha prevalso l’ottimismo, prima con Kellyanne Conway, consulente senior della Casa Bianca, che in un’intervista a Fox News ha dichiarato che un accordo è molto vicino e poi con Trump stesso che ha affermato che l’accordo è alle sue battute finali. Per evitare che tutti credessimo all’armistizio imminente e rimanere in allerta ha ovviamente buttato lì una frase sibillina sulla necessità di mantenere alta l’attenzione su Hong Kong.
Se il dollaro non ha beneficiato gran che dalle dichiarazioni, cosa ben diversa è accaduta sull’equity, con il Dow Jones Industrial Averages che ha raggiunto il centesimo record sotto la presidenza del vecchio Donald. Ad onor del vero, il dollaro non ha guadagnato sull’euro, ma sulle altre valute si, in particolare contro lo yen giapponese (massimo da due settimane a 109.205).
Buone news sono arrivate anche in serata, in primis con la bella vittoria dell’Atalanta contro la Dinamo Zagabria, cui vanno i nostri complimenti per la “prima volta” in Champions. Post partita sono anche arrivate le dichiarazioni di Brainard, membro del FOMC, che ha ribadito come l’economia statunitense sia solida, l’inflazione stabile ma al di sotto dell’obiettivo del 2% e che, prima di prendere qualsiasi tipo di provvedimento, bisogna attendere una svolta definitiva nella guerra commerciale. Oggi gli occhi sono puntati sull’incontro dei rappresentanti canadesi, messicani e statunitensi per discutere il nuovo accordo che sostituirà il NAFTA. Secondo me chiudono il meeting in fretta, domani c’è il tacchino.
Ieri accennavamo ai sondaggi unanimi per le elezioni nel Regno Unito ricordando quanto accaduto con il referendum Brexit e, come a volerci rispondere, sono arrivati nuovi dati che mostrano come il vantaggio del buon Boris si stia assottigliando… rimangono 7 punti amico mio, ora capisco come mai spingevi per avere le elezioni il prima possibile. Per ora la corsa della sterlina contro l’euro si è fermata, ma occhi aperti perchè non succede, ma se succede…
CALENDARIO ECONOMICO
14:30 – Principali ordinativi di beni durevoli (ott) USA
14:30 – PIL trimestrale USA
14:30 – Richieste iniziali di sussidi di disoccupazione
EURUSD: 1.1006
EURGBP: 0.8554