È tempo di lettere… e il nostro amico oltreoceano ieri ne ha scritta una, indirizzata però non a Babbo Natale ma allo speaker della Camera. Trump ha additato Nancy Pelosi come ipocrita e leader di una “crociata anticostituzionale” e ha accusato i democratici con le scottanti parole: “Siete voi quelli che interferiscono nelle elezioni americane. Siete voi quelli che sovvertono la democrazia americana. Siete voi quelli che ostacolano la giustizia. Siete voi quelli che portano dolore e sofferenza nella nostra Repubblica per il vostro personale egoista, politico e partigiano guadagno”. Ma Nancy, a differenza del panciuto uomo in rosso, ha risposto… e in modo altrettanto diretto: “non ho avuto il tempo di leggere tutta la lettera, stavo lavorando. Mi hanno riassunto il senso. Trump non sta bene”. Le polemiche, unite al sorprendente dato positivo sulla bilancia commerciale europea, che ha fatto registrare un valore di 28B contro la previsione di 17B, ha spinto EURUSD fino a 1.1174. Riportiamo anche le parole di Rosengren, Presidente della Fed di Boston, il quale ha dichiarato che “L’economia americana è piuttosto solida, e salvo uno shock avverso inaspettato, la mia opinione è che l’economia sia attualmente ben posizionata per il prossimo anno… I mercati del lavoro sono forti, l’inflazione si sta muovendo verso l’obiettivo e la crescita sarà probabilmente al di sopra del potenziale”. Ha infine aggiunto che ritiene improbabile una recessione nel 2020, date le condizioni economiche positive e una politica monetaria accomodante. Sul fronte commerciale con la Cina, gli Stati Uniti stanno terminando la stesura delle clausole che limiterebbero l’export di tecnologia sofisticata verso i Paesi rivali.
Nella giornata di ieri il Regno Unito ha fissato una scadenza improrogabile a dicembre 2020 per raggiungere un accordo commerciale con l’UE, facendo pressione affinché questo venga raggiunto il prima possibile e Johnson sfrutterà la maggioranza assoluta in Parlamento per scongiurare una possibile proroga. L’emendamento voluto dall’attuale PM, se accolto dal Parlamento, porterà entro i termini fissati alla conclusione di un accordo con l’UE o ad una hard Brexit. Inoltre, Michael Gove, uno dei ministri del partito conservatore, alla domanda se il governo escluderà qualsiasi estensione sugli accordi con l’Europa, ha esclamato: “Esatto, assolutamente!”.
Da qualche settimana non sentivamo l’espressione “hard Brexit” e la cosa non è piaciuta ai mercati, che hanno spinto la sterlina sui livelli pre elezione. Parole accomodanti con Boris sono arrivate da Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea, che si è congratulata con il Premier britannico per la vittoria elettorale e ha affermato che “Con Boris Johnson abbiamo concordato di lanciare i negoziati per la partnership tra UE e Regno Unito al più presto. Ci incontreremo all’inizio del 2020”. Ha poi aggiunto che “Il Regno Unito sarà sempre un amico, un partner ed un alleato”.
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